Concordato Preventivo Biennale

Concordato Preventivo Biennale

15/10/2024 Fiscale

Con la pubblicazione del decreto correttivo n.108/2024 e della circolare Agenzia delle Entrate del 17 settembre 2024, è stato introdotto il Concordato Preventivo Biennale (CPB), un istituto di compliance volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi (Dlgs n. 13 del 12 febbraio 2024).

Definizione del CPB
Il contribuente, aderendo al concordato, accetta che il Fisco definisca in anticipo il reddito derivante dall’esercizio di impresa, arti e professioni e del valore della produzione netta rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP per gli anni 2024 e 2025.
Tale istituto non comporta cambiamenti in ambito contabile e dichiarativo, così come non avrà alcun effetto sul fronte degli adempimenti IVA.

Condizioni ostative
Possono accedere al concordato preventivo coloro che non hanno debiti tributari o contributi definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti ad impugnazione. In questo caso, occorre che il contribuente entro il 31/10/2024 abbia estinto i predetti debiti in misura tale che l’ammontare complessivo del debito residuo, compresi interessi e sanzioni, risulti inferiore alla soglia di Euro 5.000,00.

Non possono accedere al concordato preventivo i contribuenti che:
– non hanno presentato la dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quello di applicazione del concordato;
– hanno una condanna per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10/03/2000 n.74, dell’art. 2621cc, nonché dagli art. 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice civile commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del concordato;
– hanno conseguito, nel periodo d’imposta precedente a quelli in cui si riferisce la proposta, redditi o quote di redditi in tutto o in parte esenti, esclusi o non concorrenti sulla base imponibile in misura superiore al 40% del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni.

Oggetto del concordato
I redditi oggetto del concordato sono:
– il reddito di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arti e professioni, senza considerare i valori relativi a plusvalenze e minusvalenze, i redditi o quote di redditi relativi a partecipazioni o corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali riferibili all’attività artistica o professionale.
 – il reddito d’impresa per quanto riguarda i contribuenti soggetti IRES, senza considerare i valori relativi a minusvalenze, plusvalenze, sopravvenienze attive nonché minusvalenze, sopravvenienze passive e perdite su crediti; utili o perdite relativi a partecipazioni.
– il valore della produzione netta oggetto del concordato è individuato senza considerare le componenti individuali ai fini della determinazione del reddito di impresa e di lavoro autonomo oggetto del concordato sopra citate.

Vantaggi e svantaggi del concordato
Il calcolo del reddito e del valore della produzione netta per le annualità 2024 e 2025 viene effettuato sulla base del 2023.

Aderendo al concordato si hanno i seguenti vantaggi:
1. in caso di reddito e valore della produzione ai fini IRAP superiori rispetto a quanto concordato, il valore in eccesso non sarà tassato;
2. sul maggior reddito concordato rispetto al 2023, sarà possibile applicare un’imposta sostitutiva pari al:
            – 3% contribuenti in regime forfettario startup
            – 10% contribuenti in regime forfettario e ISA con punteggio superiore a 8
            – 12% contribuenti ISA con punteggio compreso tra 6 e 8
            – 15% contribuenti ISA con punteggio inferiore a 6
3. chi accede al concordato è escluso dagli accertamenti analitici induttivi (presunzione semplice);
4. si applicano i benefici premiali ISA (esonero apposizione visto di conformità per le compensazioni IVA fino a Euro 50.000,00 e fino a Euro 20.000,00 in relazione ai crediti IRES, IRAP, IRPEF).

Aderendo al concordato si ha il seguente svantaggio:
1. l’accettazione in anticipo di un reddito determinato sulla base dei dati a disposizione del Fisco, vincolerà al rispetto del patto siglato con l’Erario. Pertanto se il reddito e il valore di produzione netta risulteranno inferiori, occorrerà pagare ugualmente quanto concordato.

Precisazione su Regime Forfettario
Per i contribuenti nel presente regime, il concordato preventivo si limita al calcolo di una sola annualità e quindi il 2024.

Cessazione CPB
Il concordato preventivo biennale cessa di avere efficacia se si verificano situazioni in grado di modificare in modo significativo i presupposti sulla base dei quali era stato stipulato l’accordo:
– cessazione attività
– modifica attività svolta
– adesione al regime forfettario
– realizzazione di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti, modifica società)
– dichiarazione di ricavi o compensi di ammontare superiore al limite fissato dal decreto approvazione degli ISA, maggiorato del 50%

Adempimenti necessari
Per aderire al CPB occorre siglare l’accordo con la presentazione del Modello Redditi 2024 anno 2023 e pertanto entro il 31/10/2024.